Tarquinia, la mareggiata inghiotte Porto Clementino

L’avanzata del mare è sempre più minacciosa. Lo storico porto viene letteralmente inondato durante le tempeste invernali

Particolare del Porto Clementino (Tarquinia) inondato
PORTO CLEMENTINO INONDATO – 2017

Le onde si abbattono sul porticciolo, incuranti della sua storia millenaria. Porto Clementino, infatti, fonda le sue origini addirittura all’epoca etrusca, anche se sua parte più antica oggi è totalmente sommersa. Affiora ancora, invece, la parte costruita nel XV secolo, luogo simbolico per Lido di Tarquinia (in provincia di Viterbo). Ma gli abitanti sono preoccupati: per quanto tempo ancora resisterà alla furia del mare?

Il problema, frutto dei tempi moderni segnati dal cambiamento climatico, aumenta col passare degli anni. Il riscaldamento globale comporta un innalzamento del livello del mare da una parte, mentre dall’altra aumenta la frequenza e l’intensità dei fenomeni meteorologici estremi. Le mareggiate sono sempre più numerose e violente, divorano letteralmente le spiagge, soprattutto d’inverno.

L’erosione costiera è un problema sempre più presente in Italia. Il Lazio non fa eccezione, anzi. La sede regionale di Legambiente, in un dossier del 2020, denuncia la criticità in oltre 200 chilometri di costa e l’inefficacia dei numerosi interventi di tutela. Numerosi altri lidi laziali, come Fregene e Anzio, vengono letteralmente flagellate dalle mareggiate invernali.

Nella zona di Tarquinia il fenomeno non solo aggredisce l’antico Porto Clementino, ma riguarda anche le vicine saline, separate dal mare da un lembo di spiaggia sempre più sottile. La preoccupazione sale. Lo testimonia, ad esempio, l’iniziativa dei concessionari balneari della zona, che hanno deciso di istituire un fondo specifico per contrastare l’erosione costiera.

Data delle riprese: 11/12/2017 – Luogo: Lido di Tarquinia (Viterbo)