Le onde erodono la spiaggia e si abbattono sugli stabilimenti. Inutili tutte le protezioni per fronteggiare la furia della mareggiata

L’acqua si spinge fin quasi alla strada, le onde si abbattono sugli stabilimenti e sui ristoranti più vicini al mare, l’umidità e la salsedine trasportati dal vento accecano gli occhi e inzuppano i vestiti. E’ la cronaca di un “giorno di ordinaria mareggiata”, a Fregene, perché ormai fenomeni burrascosi e l’erosione della spiaggia, fin quasi a farla scomparire, non sono più un fenomeno raro.
E’ ormai qualche decennio che il noto centro balneare (a 30 chilometri da Roma) combatte con l’erosione costiera. A partire dal 2000 i metri di spiaggia hanno cominciato a calare. Un fenomeno che non ha più allentato la presa, anzi: dal 2010 l’avanzata del mare si è fatta sempre più frequente e minacciosa. Altri centri del litorale laziale, come Anzio e Nettuno, subiscono sempre di più le conseguenze di rovinose mareggiate.
Sono soprattutto le mareggiate invernali a far paura. In quelle occasioni la violenza del mare supera facilmente i sacchi di contenimento e si abbatte sugli stabilimenti. A volte travolgendoli e distruggendo le cabine adiacenti. Ogni inverno i gestori fanno i conti dei danni. Ma negli ultimi anni le mareggiate hanno raggiunto le strutture balneari anche con la bella stagione, con conseguenze ancora più gravi. In estate infatti l’acqua raggiunge e danneggia bar e cucine in piena attività e soprattutto erode l’arenile, riducendo la capacità ricettiva. In qualche occasione i bagnini hanno dovuto togliere file di ombrelloni da un giorno all’altro.
Le cause sono molteplici. Alcune vengono da lontano e sono difficili da arrestare. Il cambiamento climatico innalza il livello del mare e aumenta il numero e la gravità dei fenomeni meteorologici estremi, come le mareggiate, appunto. Altre cause, invece, sono meno lontane. L’urbanizzazione e la costruzione di strutture artificiali a ridosso del mare può favorire l’erosione. Molti ad esempio, puntano il dito contro le opere di difesa dal mare adottate nel vicino centro balneare di Focene: delle barriere trasversali che hanno modificato la normale azione marina di trasporto dei sedimenti a scapito proprio di Fregene.
I rimedi tentati finora sono risultati poco fruttuosi. Ogni anno, ad esempio, si fanno dei ripascimenti per ristabilire la spiaggia erosa soprattutto durante l’inverno. Una soluzione però solo temporanea, a volte perfino troppo temporanea: alle cronache ci sono casi in cui i metri di spiaggia aggiunti artificialmente abbiano resistito all’erosione del mare solo pochi giorni.