Lo scioglimento dei ghiacciai spiegato ai bambini

Rischiano di sparire, in Italia e nel mondo. Ecco una guida per comprendere cause e conseguenze dello scioglimento dei ghiacciai

I teli ricoprono il ghiacciaio Presena per evitare lo scioglimento

Sono lì da millenni, ma difficilmente riusciranno ad arrivare alla fine del secolo. Goccia dopo goccia, lo scioglimento dei ghiacciai ci sta gradualmente portando via le maestose montagne bianche del nostro arco alpino. Succede in Italia, come nel resto del mondo. Come mai questi ghiacciai, che sembravano perenni, hanno i giorni contati? Quali sono le cause e le conseguenze? In questa guida ci sono tutti gli elementi fondamenti per comprendere, in modo semplice, il fenomeno dello scioglimento (il termine esatto sarebbe “fusione”) dei ghiacciai.

Cos’è un ghiacciaio

In montagna nevica in inverno, poi la neve si scioglie in primavera o estate. A quote elevate, dove fa più freddo, può capitare che in estate non si sciolga tutta la neve che, durante l’inverno successivo, diventerà ghiaccio su cui cadrà altra neve. Quando questo succede per diversi anni, o secoli, si formano ammassi di neve e ghiaccio sempre maggiori. È in questo modo che si sono formati tutti i ghiacciai sulle montagne. E sono diventati fondamentali per l’uomo: sono la principale risorsa d’acqua dolce (che defluisce e va a valle in estate, quando è più necessaria) e sono un attrattiva turistica grazie allo sci estivo, alle escursioni e ai paesaggi mozzafiato.

Lo scioglimento dei ghiacciai

I ghiacciai si sono formati e hanno resistito fino a oggi grazie al loro “bilancio idrico”: l’accumulo di neve in inverno e la fusione in estate. Se in estate si scioglie la stessa quantità di neve che è caduta in inverno, allora il ghiacciaio è stazionario. Se invece la fusione estiva è inferiore rispetto all’accumulo, il ghiacciaio avanza. Nel caso inverso, infine, i ghiacciai arretrano. Nell’ultimo secolo quasi tutti i ghiacciai del mondo hanno cominciato ad arretrare, stanno diventando sempre più piccoli. Questo significa che la fusione è superiore all’accumulo. Vediamo perché.

Le cause dello scioglimento

  • Riscaldamento globale: a causa delle attività umane l’atmosfera si è riempita di anidride carbonica e altri gas che intrappolano il calore (un fenomeno chiamato effetto serra). Ma la temperatura più alta, in particolare in estate, comporta una fusione di ghiaccio molto maggiore. 
  • Siccità: sempre a causa dell’effetto serra, ci sono anche meno precipitazioni. Soprattutto in montagna le nevicate sono molto inferiori rispetto a qualche decennio fa. La siccità sta riducendo la fase di accumulo invernale.
  • Albedo: il manto nevoso riflette i raggi solari e mantiene la temperatura più bassa (fenomeno chiamato albedo). Ma l’albedo sta diminuendo a causa dell’arretramento dei ghiacciai e della caduta di sabbia, che arriva dal deserto. Questo comporta una temperatura maggiore (e quindi una fusione maggiore)

Dove stanno scomparendo i ghiacciai

Per questi motivi i ghiacciai di tutto il mondo sono in pericolo. La loro massa si sta riducendo. A cominciare dalle più grandi distese di ghiaccio

  • Nei poli – Le due calotte polari (Groenlandia al Nord e Antartide al Sud), stanno perdendo massa.(1) Sempre più frequentemente, inoltre, subiscono il distacco di grossi iceberg.
  • Nel mondo – I ghiacciai montani di tutto il mondo hanno perso più massa nel decennio 2010-2019 che in ogni altro decennio (da quando sono cominciate le misurazioni, inizio del 1900).(1)
  • In Italia – Negli ultimi anni i ghiacciai alpini stanno regredendo in modo progressivo. Considerando i due principali catasti dei ghiacciai italiani (pubblicati nel 1960 e nel 2016), si deduce una perdita di massa del 30% in poco più di mezzo secolo(2)

Le conseguenze della fusione

  • Acqua dolce – I ghiacciai sono la più grande riserva d’acqua dolce del pianeta, disponibile quando defluisce a valle in primavera ed estate. È necessaria per irrigare i campi: a valle delle alpi, infatti, ci sono molti frutteti. È importante anche per l’energia idroelettrica. La maggiore fusione degli ultimi anni sta aumentando la quantità di acqua disponibile, ma questa diminuirà quando i ghiacciai saranno diventati troppo piccoli (se non scomparsi)
  • Turismo – In Italia lo sci estivo sta scomparendo. Il ritiro dei ghiacciai, inoltre, aumenta la possibilità di frane di detriti o frammenti di ghiaccio separati dal corpo principale. Le guide alpine sono costrette a ridurre o cancellare le escursioni. I ghiacciai stanno diventando sempre più piccoli e la loro attrattiva diminuisce
  • Ecosistemi – I ghiacciai e il deflusso di acqua che va a riempire torrenti e laghi sono l’habitat di molti animali che hanno bisogno di un clima freddo, come i salmoni, ad esempio. Alcune specie non riusciranno a sopravvivere. I boschi, d’altra parte, cominciano a salire di quota e invadere nuovi territori
  • Livello del mare – Fondendosi, l’acqua dei ghiacciai finisce in mare. Questo comporta un costante innalzamento del livello del mare. Il maggiore contributo, in questo momento, arriva dalla fusione della calotta glaciale della Groenlandia. 

Il futuro dei ghiacciai

Entro il 2050 l’Oceano artico diventerà quasi del tutto privo di ghiaccio nei periodi più caldi.(1) Sia la Groenlandia che l’Antartide ridurranno la loro massa, inevitabilmente, durante questo secolo.(1) Anche tutti i ghiacciai di montagna continueranno a perdere massa nei prossimi decenni. Se il riscaldamento globale procederà con lo stesso ritmo, l’Italia perderà quasi completamente i suoi ghiacciai entro il 2100.(3)

Come evitare lo scioglimento dei ghiacciai

  • Teli – In alcuni ghiacciai (ad esempio sul Presena) stanno mettendo dei teli per coprire e preservare il manto nevoso durante i mesi più caldi. È uno stratagemma molto costoso e impegnativo, che consente di salvaguardare solo alcune lingue di ghiaccio, utili in inverno per lo sci.
  • Cannoni – Da altre parti (ad esempio sul Morteratsch, in Svizzera), dove il ghiacciaio richiama molti turisti in estate, non può essere coperto con i teli per ridurre la fusione. Allora si aumenta la fase di accumulo, sparando neve in inverno, finché il ghiaccio non ottiene la massa necessaria per superare la fusione estiva. Anche questo è uno stratagemma costoso e impegnativo, inapplicabile su larga scala.
  • Accordo di Parigi – Nel 2015 la maggior parte degli Stati si sono impegnati a ridurre le loro emissioni di gas serra, per impedire che il riscaldamento globale superi di 1,5 gradi la temperatura che c’era prima della rivoluzione industriale. Raggiungere questo obiettivo è l’unico modo per limitare lo scioglimento dei ghiacciai e far sì che anche le generazioni future possano vederli.

Scioglimento o fusione dei ghiacciai?

Nel linguaggio comune vengono generalmente considerati sinonimi. Da un punto di vista chimico, però, sono due termini diversi. Lo scioglimento avviene quando una sostanza si miscela con un’altra sostanza differente: ad esempio lo zucchero si scioglie nell’acqua. La fusione, invece, avviene quando una sostanza passa dallo stato solido a quello liquido: ad esempio il ghiaccio che diventa acqua. Appunto! Per questo motivo sarebbe più corretto parlare di fusione dei ghiacciai.

FONTI

  1. Ocean, Cryosphere and Sea Level Change – Nono capitolo del sesto rapporto dell’IPCC
  2. Italian glacier inventory – Catasto dei ghiacciai realizzato dall’Università di Milano
  3. La carovana dei ghiacciai – Report di Legambiente
  4. Why are glaciers and sea ice melting? – Focus del WWF