Notti tropicali, l’alta temperatura soffoca l’Italia

La temperatura notturna è sempre più alta. Ecco una guida per sapere quando, dove e perché imperversano le notti tropicali

Tramonto urbano: il sole scende, la temperatura no

Diventa quasi inutile aprire le finestre di sera, per rinfrescare la casa in estate. Al tramonto, infatti, il sole scende, ma la temperatura no. Le notti tropicali in Italia stanno diventando una costante. In alcune città non c’è rimedio: in tutte le notti estive la colonnina di mercurio non dà tregua. E pensare che nel secolo scorso le nottate erano fresche. Come mai è cambiato tutto così rapidamente? In questa guida ci sono tutti gli elementi per comprendere questo fenomeno

Cosa si intende per notte tropicale

La notte tropicale è una notte in cui la temperatura non scende mai sotto i 20 gradi. È uno standard univoco, fissato dall’Organizzazione mondiale meteorologica (WMO) e utilizzato da tutti i principali enti che si occupano di analizzare i dati, come l’Istat oppure l’Ispra (ente pubblico che prepara l’annuario dei dati ambientali). La notte tropicale, una volta rara, sta diventando un fenomeno costante delle estati italiane.

I dati: un fenomeno in crescita

L’Istat ha studiato l’andamento delle notti tropicali nei capoluoghi di regione e nelle città metropolitane.(1) Nel 2020 in media ci sono state 56 notti tropicali. Analizzando i numeri degli anni precedenti si nota come questo fenomeno sia in forte crescita. Considerando le medie tra nel trentennio 1971-2000 e il decennio 2006-2015, è evidente un netto aumento del numero delle nottate bollenti nell’ultimo periodo. Con diverse sfumature nelle penisola.

Quali sono le città più colpite

Le città più colpite sono quelle meridionali, vicino al mare. Nel decennio 2006-2015, ci sono tre città in cui le notti tropicali annue, in media, sono superiori a 90 (superano, quindi, anche il numero delle giornate estive): Messina (107), Reggio Calabria (102) e Palermo (94). Seguono a breve distanza Catania e Bari con 89. Salendo verso l’Italia centrosettentrionale, invece, spiccano Ancona (68) e Genova (66). Bisogna notare, comunque, come nel 2020 gran parte delle città hanno avuto un numero superiore di notti tropicali (Catania si aggiudica il primato annuale arrivando a 109).(1) Un’indagine del 2022 ha analizzato l’indice di vivibilità(2) delle città italiane, considerando anche il numero di notti tropicali: la città più penalizzata del 2022 è stata Crotone, con ben 139 notti tropicali.

Le cause della notti tropicali

  • Cambiamento climatico – A causa dell’effetto serra le temperature del pianeta stanno crescendo. Oggi è più caldo di oltre un grado rispetto al periodo pre-industriale
  • Riscaldamento del mare – Aumenta anche la temperatura del mare, che ha anche un effetto termoregolatore: accumula calore di giorno per rilasciarlo di notte, quando le temperature si abbassano. Infatti tutte le città più penalizzate si trovano vicino al mare
  • Isola di calore – In città, soprattutto quelle con edifici molto alti, si formano delle isole di calore urbane che, come il mare, assorbono il calore di giorno e impiegano molto tempo per liberarsene di notte.

Le conseguenze

La principale conseguenza è il disagio fisico. Dopo lunghe giornate afose, sempre più calde nelle ultime estati, non si trova sollievo neanche durante la notte. Considerando che la temperatura minima, di solito, si registra all’alba, si deduce che nell’orario in cui generalmente si va a riposare il caldo può essere ancora molto intenso. Un problema anche per le piante e gli animali, che devono adattarsi a questa situazione in continuo peggioramento. Chi si adatta bene, invece, sono le zanzare: con il caldo il loro numero aumenta, in quanto il tempo nel quale le larve diventano adulte si dimezza.

Previsioni per il futuro

Il trend in aumento degli ultimi anni non lascia ben sperare. D’altra le principali cause che scatenano le notti tropicali sono destinate ad aumentare nei prossimi anni: l’effetto serra è destinato ad aumentare ulteriormente le temperature e il riscaldamento del mare non si fermerà. Anche l’espansione urbana, d’altra parte, è destinata ad accentuare il caldo notturno (3). Una piattaforma dell’Agenzia ambientale europea(4) ha esaminato diversi scenari futuri delle notti tropicali in Europa, in base alla concentrazione di gas serra: la zona mediterranea è la più colpita e le coste italiane avranno un peggioramento in qualsiasi scenario.

FONTI

  1. Le nostre notti tropicali – Analisi dell’Istat
  2. Indice di vivibilità – Analisi del Corriere delle Sera e ilMeteo.it
  3. Climate change 2022, impact and vulnerability – Sesto rapporto dell’Ipcc
  4. Notti tropicali 2011-2099 – Analisi di Clime Adapt per l’Unione Europea