Il lago di Bolsena inquinato dai fossi

Acqua più scura e torbida dove si immettono i torrenti. Così il lago di Bolsena diventa il più inquinato del Lazio

Un torrente si immette nel lago di Bolsena, inquinandolo

In molti tratti della riva l’acqua è limpida e trasparente. Ma basta spostarsi di poco e improvvisamente appare più scura e torbida. Il motivo è semplice: la vicinanza dei fossi. Per questa ragione il lago di Bolsena, in provincia di Viterbo, risulta costantemente uno dei laghi più inquinati dell’Italia centrale. Un peccato, anche perchè questo meraviglioso specchio d’acqua detiene anche record ben più lusinghieri, motivo per cui viene visitato da numerosissimi turisti in tutte le stagioni.

Il più grande lago di origine vulcanica

Con i suoi 113 km2 di superficie, il lago di Bolsena è il quinto lago più grande d’Italia. Si trova nel nord del Lazio, in provincia di Viterbo, in un’area molto verde, contraddistinta da boschi e campi agricoli. La sua forma rotonda deriva dalla sua origine: nacque per il collasso di una caldera vulcanica. Il lago di Bolsena è il più grande lago vulcanico d’Europa. Ha un solo emissario, il fiume Marta, le cui acque vengono regolate per gestire il livello dell’acqua lacustre. La sua dimensione e il fatto di avere un solo emissario, però, comporta dei rischi: un deterioramento della qualità dell’acqua, infatti, ci mette più tempo a emergere ed essere notato e nello stesso tempo ci metterebbe più tempo a essere risolto in modo naturale. Si stima infatti che per il ricambio totale delle sue acque occorrano ben oltre cento anni.

L’inquinamento del lago di Bolsena

Il problema grave, considerando soprattutto che quello di Bolsena viene considerato il lago più inquinato del Lazio. Questo è quello che emerge da “Goletta Verde”, il report annuale di Legambiente sull’inquinamento delle acque superficiali in Italia. Per quanto riguarda quelli presenti nella regione Lazio, i risultati peggiori sono appannaggio del lago di Bolsena, con diversi punti di monitoraggio che risultano inquinati o “fortemente inquinati”. Questi punti sono sempre nelle vicinanze di specifici fossi, che evidentemente scaricano acqua contaminata. Un problema che si presenta anno dopo anno, sempre negli stesse zone: in particolare nella foce di un torrente nei pressi di parco giochi a Montefiascone e nella foce del fosso Ponticello, nel comune San Lorenzo Nuovo.

Balneabilità del lago

Si deve comunque precisare che gli operatori di Legambiente operano un po’ come dei segugi e analizzano l’acqua in punti considerati critici, spesso vicino alla foce di fossi e torrenti. I loro dati negativi sono spesso in contrasto con i dati ufficiali, elaborati dai tecnici di ARPA Lazio, che generalmente sono positivi sia per quanto riguarda lo stato ecologico che quello chimico. L’acqua del lago di Bolsena, quindi, generalmente risulta balneabile.

Altre fonti di inquinamento

Oltre ai punti critici vicino ai fossi, poi, ci sono anche altri problemi. La rete fognaria, che dovrebbe portare tutti gli scarichi dei comuni che circondano il lago verso un collettore sul fiume Marta, in passato ha avuto diversi problemi, che hanno determinato degli scarichi sul lago. Ci sono sospetti, inoltre, che alcune strutture turistiche a ridosso delle rive scarichino direttamente nel lago. Nei terreni circostanti aumentano le monocolture di nocciole, che richiedono molta acqua e utilizzano diserbanti. Infine ci sono anche dei progetti di impianti geotermici nelle vicinanze, che si teme possano smuovere sostanze cancerogene.

FONTI

  1. Goletta dei laghi – Sezione di Goletta verde di Legambiente
  2. Acqua – Sezione di ARPA Lazio dedicata al monitoraggio delle acque
Data delle riprese: 03/10/2017 – Luogo: Lago di Bolsena (Viterbo)