Laghetti di Semblera, il Monumento naturale scomparso

Ospitavano pesci, rane, cormorani, aironi e il martin pescatore. Oggi però i laghetti di Semblera sono totalmente prosciugati

I laghetti di Semblera totalmente prosciugati
LAGHETTI DI SEMBLERA 2022

Fino a qualche anno fa era meta del martin pescatore, delle cicogne e di altri uccelli acquatici. Oggi di acquatico non resta niente. Si sono prosciugati completamente i “Laghetti di Semblera”, il Monumento naturale di Monterotondo (Roma), che si era formati sulle cave di argilla.

Le cave di argilla

Nel 1920 in via Semblera (nella zona di Monterotondo Scalo, in provincia di Roma, tra via Salaria e il Tevere) c’era la “Lateritaliana”, una fabbrica di laterizi. Come materiale principale utilizzava l’argilla, che veniva estratta sulle sponde del fiume, proprio a pochi passi dalla sede aziendale. Negli anni ’70, però, cominciano i problemi: per l’edilizia il cemento diventa il materiale più utilizzato, a scapito proprio dei laterizi. La fabbrica va in crisi e chiude i battenti. Da quel momento restano abbandonate e inutilizzate quattro cave, da cui estraevano l’argilla, che occupano un territorio di nove ettari.

Si formano i laghetti di Semblera

Col passare del tempo quelle voragini si riempiono di acqua e diventano dei laghetti, con tanto di pesci e rane. Intorno cominciano a crescere canneti, salici bianchi e pioppi bianchi, che sono vegetazione tipica delle zone umide. Ben presto gli uccelli migratori si accorgono di questa piccola oasi, diventata un habitat perfetto per la nidificazione e lo svernamento di molte specie. Diventano ospiti fissi, tra gli altri, gli aironi, il martin pescatore e il cormorano.

I laghetti diventano un monumento

Fotografi e naturalisti si accorgono della zona, che comincia ad avere una notevole rilevanza, sopratutto per quanto riguarda la fauna. Nasce quindi l’esigenza di proteggere questo habitat naturale molto pregiato, che sorge in un territorio privato e viene spesso preso di mira da chi scarica abusivamente rifiuti. Così nel 2016 la Regione istituisce il Monumento Naturale “Laghetti in località Semblera”(1). La gestione è affidata al comune di Monterotondo, che deve proteggere e valorizzare il patrimonio ecologico.

I laghetti si prosciugano

Negli ultimi anni, però, questo nuova oasi naturale svanisce. Complice anche una siccità sempre più grave e il livello del Tevere più basso, l’acqua che riempiva le cave diminuisce, fino a scomparire del tutto. Dei laghetti di Semblera non resta più nessuna traccia. E con loro se ne vanno tutte le specie acquatiche che avevano dato lustro alla zona, fino all’istituzione del Monumento naturale. All’ingresso dei sentieri che conducono alle ex cave c’è l’insegna che indica “Monumento Naturale Laghetti di Semblera”, ma chi li cercasse resterebbe deluso.

Che cos’è un Monumento naturale?

Un monumento naturale è un’area in si manifestano alcuni elementi naturali di pregio: ad esempio habitat indispensabili per alcune specie, piante vetuste, siti rilevati per lo studio geologico, ambienti rinaturalizzati (2). Questi luoghi diventano importanti da un punto di vista naturalistico, culturale e scientifico. Nasce quindi l’esigenza di preservarli, considerando anche il fatto che spesso si trovano in zone private. Spetta quindi alle Regioni individuare queste aree, delimitarle e affidare la loro gestione ad enti locali, attraverso l’istituzione del Monumento Naturale.

FONTI

  1. Istituzione del Monumento Laghetti di Semblera – Decreto della Regione Lazio
  2. Norme in materia di aree naturali – Legge della Regione Lazio
Laghetti di Semblera 2022