Fino a 5 gradi in più: perché in città fa così caldo? Ecco una guida per capire tutto (cause, conseguenze e soluzioni) dell’isola di calore

Il calore viene assorbito dall’asfalto e intrappolato dagli edifici. In questo modo la città diventa un’isola di calore urbana, mentre le nostre giornate (e nottate) estive diventano un inferno. Tra una metropoli e un bosco ci sono fino a 5 gradi di differenza. Come mai? In questa guida ci sono tutti gli elementi (definizione, cause, conseguenze e soluzioni) per comprendere facilmente il fenomeno dell’isola di calore urbano.
Che cos’è l’isola di calore urbana
Rispetto alla vegetazione, il cemento e l’asfalto assorbono più calore, per poi disperderlo lentamente. Per questo motivo la città è più calda della campagna o dei boschi. Questo microclima urbano è chiamato isola di calore. Si calcola confrontando le temperature tra i centri cittadini e le vicine aree non urbanizzate. Maggiore è la differenza, più incidono tutte le singole cause per cui si forma.
Le principali cause
- Alberi – La vegetazione fa evaporare l’acqua che si trova nelle foglie e nel terreno. In questo modo si disperde anche parte del calore a terra. Oltre a questa proprietà (chiamata evapotraspirazione), gli alberi producono anche ombra. Per cui meno vegetazione c’è, maggiore sarà la temperatura
- Materiali edili – Cemento e asfalto assorbono il calore e poi lo disperdono lentamente. Strade ed edifici, nelle lunghe giornate estive, diventano caldi e restano caldi a lungo, anche dopo il tramonto. Maggiore è la superficie ricoperta di cemento, maggiore sarà l’impatto dell’isola di calore.
- Struttura urbana – Gli edifici molto alti bloccano il vento e la sua azione rinfrescante. Inoltre, soprattutto dopo il tramonto, le strade e le case rilasciano il loro calore disperdendolo verso il cielo; ma questa dispersione viene ostacolata, quando attorno ci sono grattacieli anziché aria.
- Attività umane – Nelle città ci sono molte fonti di calore, in particolare i gas di scarico dei veicoli e le emissioni calde dagli impianti di aria condizionata (in estate). L’insieme di tutte queste fonti contribuisce alla formazione dell’isola di calore.
Le caratteristiche dell’isola di calore
La presenza e l’intensità di questi fattori creano l’isola di calore e la rendono più o meno impattante. La temperatura aumenta più la città è grande, caotica, piena di edifici alti e priva di spazi verdi. Le aree urbane possono diventare molto più calde rispetto rispetto alle zone rurali: studiosi del Cnr, ad esempio, hanno rilevato nel centro di Torino un aumento del calore di 4 gradi.(1) La differenza di temperatura, poi, è più accentuata di notte, in quanto il cemento disperde molto lentamente il calore assorbito durante tutta la giornata.
Le principali conseguenze
- Salute – L’isola di calore influisce negativamente sulla salute, perché accentua gli effetti delle ondate di calore, sempre più frequenti e intense durante le estati. In particolare toglie il refrigerio notturno, che può essere trovato solo con l’aria condizionata
- Consumo di energia – Proprio l’aria condizionata, infatti, diventa la principale fonte di consumo di energia in estate. Energia che viene prodotta principalmente da centrali elettriche che causano l’emissione di gas inquinanti
- Animali – Un microclima più caldo diventa idoneo per diverse specie aliene invasive (ad esempio in molte città si stanno diffondendo i parrocchetti). Ma diventa l’ideale anche per le zanzare, che restano in circolazione più a lungo
- Ambiente – il calore urbano altera i periodi vegetativi: le stagioni di crescita diventano più lunghe. Il caldo aumenta anche le necessità idriche delle piante. L’acqua piovana, che si riscalda a contatto con l’asfalto, può causare uno shock termico quando defluisce fino ai fiumi e ai laghi
Le possibili soluzioni
Gli effetti più benefici possono arrivare dalla vegetazione: aumentare il numero di alberi e spazi verdi ridurrebbe la temperatura estiva (e anche l’inquinamento atmosferico). Anche i colori scelti per i materiali edili incidono: più sono chiari, più riflettono (anziché assorbire) il calore. Per questo motivo oggi molti tetti sono chiari. Nella pianificazione urbana diventa fondamentale ridurre il consumo di suolo: le colate di cemento intrappolano il calore. Sembra più saggia l’idea di riutilizzare edifici e zone urbane abbandonate, piuttosto che continuare a costruire.
FONTI
- Surface urban heat island – Report del Consiglio Nazionale di Ricerca
- Heat island effect – Sito dell’Agenzia ambientale degli Usa