I lavori per costruirlo si interrompono poco prima della fine. Oggi resta un’enorme colata di cemento e un inutile ponte autostradale

Doveva ospitare 120 negozi. I lavori per realizzare il centro commerciale Le Perle di Faenza erano quasi al termine, ma si sono fermati. Oggi resta un’enorme colata di cemento inutile su terreni coltivabili e una nuova strada mai usata.
Dove si trova
Siamo lungo l’autostrada A14, vicino al casello di Faenza. Un territorio per lo più agricolo, pieno di campi coltivati: l’agricoltura è un vanto e un pilastro dell’economia di questa parte della Romagna. L’autostrada scorre tra chilometri interminabili di alberi da frutto, ma la zona vicino al casello è più urbanizzata: da un lato c’è la zona industriale, mentre dall’altro lato ci sono “Le Maioliche”, uno dei principali centri commerciali di Faenza. Ed è proprio lì accanto che si decide di costruirne un altro.
Il progetto “Le Perle” di Faenza
Il progetto prevede 120 negozi, soprattutto boutique monomarca, e un parcheggio con migliaia di posti auto. Il tutto in oltre ventimila metri quadrati di spazio, al posto di terreni coltivati. Per raggiungere questo nuovo centro commerciale si deve costruire addirittura una nuova strada con tanto di ponte autostradale. Il progetto risale al 2008. I lavori cominciano nel 2010. Devono terminare entro il 2012, quando è prevista l’inaugurazione
I lavori si fermano
All’inizio la costruzione del centro commerciale e del nuovo ponte sull’autostrada procede senza soste. Ma poco prima della conclusione dell’opera, quando è stato ormai realizzato tra il 70 e l’80 per cento delle strutture, cominciano i problemi. La principale ditta che doveva realizzare i lavori di costruzione (nonché comproprietaria dei terreni su cui dovrebbe sorgere “Le Perle”), la Unieco di Reggio Emilia, va in crisi. I lavori si interrompono all’improvviso, per non riprendere più. La struttura non viene terminata e non ospiterà nessuna boutique, il ponte sull’autostrada non viene collaudato e non verrà mai attraversato da automobili.
“Le Perle” diventano un ecomostro
Oggi incombe un enorme ammasso di cemento, lì dove un tempo c’erano campi coltivati. Passando dall’autostrada si notano delle enormi strutture sferiche bianche, che dovevano essere il simbolo del centro commerciale “Le Perle”. Tutto abbandonato. Le strutture vengono vandalizzate o, nella migliore delle ipotesi, ricoperte di graffiti da writer. Il tempo che passa finisce l’opera, continuando a degradare il complesso. Il centro commerciale “Le Perle” diventa un ecomostro.
Nuovi progetti
Dopo un decennio in cui tutto è rimasto fermo, prende quota un altro progetto per portare a termine l’opera incompiuta. Sempre un centro commerciale ma con meno negozi, non più 120 negozi, ma 40 e più grandi, legati all’economia del territori: motori e cucina. Inoltre sono previsti bar, ristoranti e spazi ricreativi all’aperto. Il progetto, però, non riscuote il consenso unanime.
Il consumo di suolo
I commercianti del centro storico si lamentano per il proliferare dei centri commerciali. Gli ambientalisti, invece, temono che la nuova struttura aumenti considerevolmente il traffico e il cemento in una zona agricola già fortemente urbanizzata negli ultimi anni. Nei report dell’Ispra sul consumo di suolo, infatti, l’Emilia Romagna figura sempre tra le regioni con la maggiore perdita di territorio naturale in Italia.