Non solo Roma, la storia dei cinghiali in Italia

Sempre più incontri fortuiti coi cinghiali in città. Perché? Sono pericolosi? Come comportarsi? Ecco una scheda per sapere tutto

Due cinghiali nel parco delle Sabine di Roma
ROMA 2022

Puoi incontrarli mentre fai jogging al parco, o quando parcheggi, per strada. I cinghiali a Roma sono sempre più numerosi. Ma non solo nella capitale: sono presenti in tutta Italia e stanno facendo incursioni in molte altre città, da Milano a Firenze. Non è stato sempre così, anzi nel secolo scorso i cinghiali stavano per scomparire. Poi l’inversione di tendenza e adesso invadono le città. Come mai? Sono pericolosi? Che fare se ci si imbatte in un cinghiale? Ecco una scheda per capire cosa sta succedendo

Quali sono le caratteristiche del cinghiale?

I maschi adulti sono animali solitari (tranne che nel periodo dell’accoppiamento) e arrivano a pesare fino a 150 chili. Le femmine sono sociali, stanno in gruppo con i cinghiali giovani, partoriscono fino a 12 cuccioli, due o tre volte in un anno. Sono onnivori: mangiano prevalentemente vegetali (ghiande, frutti, radici e altro), ma anche cibo di origine animale. Non sono predatori, la carne la mangiano quando trovano carcasse di animali, ma all’occorrenza possono anche cacciare rane, rettili o piccoli animali.

Quanti sono i cinghiali in Italia?

Il cinghiale è presente in Italia fin dai tempi più antichi. Dalla fine del 1500, però, la sua presenza iniziò a calare progressivamente, fino a scomparire in molte porzioni della penisola. Ma dal 1960 c’è un’inversione di tendenza e i cinghiali ricominciano ad apparire un po’ ovunque. Il loro numero è in costante aumento, soprattutto negli ultimi anni. Basti pensare che se nel 2009 si stimava la presenza di almeno 600mila animali (1), nel 2021 si ipotizza la presenza di un milione e mezzo di ungulati.(2)

Come mai sono così tanti?

Il costante aumento dei cinghiali si deve principalmente a due fenomeni che cominciano dal secondo dopoguerra:

  • Importazioni – Per motivi legati alla caccia, vengono importati numerosi cinghiali, soprattutto dall’est Europa. La razze importate sono più grosse e prolifiche di quella autoctona (il cinghiale italiano, sempre più raro, partorisce solo due o tre cuccioli una volta all’anno)
  • Aumento dei boschi – La popolazione italiana si sposta sempre più verso la città. Le zone abbandonate, perlopiù campagne, colline o monti, si riempiono di boschi, l’habitat ideale dei cinghiali

Dove sono tutti questi cinghiali?

L’habitat ideale del cinghiale è il bosco, alternato a prati e cespugli; ma si adattano a una molte varietà di territori. Tanto è vero che oggi sono presenti in tutta Italia, senza soluzione di continuità. E sono sempre più vicini alle città. Le segnalazioni di cinghiali nei parchi o per la strada sono in costante aumento. Soprattutto a Roma. Ma anche Genova, Trieste, Bari, Palermo e Firenze ospitano nuclei ormai stabili di cinghiali.

Come mai i cinghiali vanno in città?

C’è un solo motivo per il quale un animale selvatico possa lasciare il proprio habitat naturale: la quantità di cibo disponibile. Il cinghiale ha un olfatto molto sviluppato e annusa il cibo anche se si trova dentro i cassonetti. Senza considerare le volte in cui i rifiuti si trovano all’esterno dei cassonetti, o quando gli esercizi commerciali ammucchiano l’immondizia all’esterno del locale. Bisogna poi considerare che diverse città sono in prossimità di aree naturali. Roma ad esempio è circondata da campagne e riserve naturali: il parco di Veio o quello della Marcigliana, ad esempio, sono diventati dei corridoi fino alle zone urbane. Da lì fiutare un po’ cibo fuori dal cassonetto vicino è un attimo.

Quali sono le conseguenze?

Le conseguenze più numerose e gravi sono gli incidenti stradali, anche mortali, dovuti a scontri con cinghiali per strada. Si deve poi considerare che imbattersi in branchi di grossi animali selvatici può incutere un certo timore. Ci sono diverse zone a Roma Nord in cui i cittadini hanno cambiato orari e abitudini, a causa della presenza fissa dei cinghiali sotto casa: ad esempio non si fanno uscire i bimbi a giocare, oppure si prende sempre l’auto per uscire.

I cinghiali sono pericolosi?

I cinghiali non sono predatori, di natura non sono aggressivi. L’uomo non è un loro nemico. Ma sono pur sempre animali selvatici, in parte imprevedibili. Possono diventare pericolosi soprattutto quando la mamma percepisce dei pericoli, veri o potenziali, per i propri cuccioli. Oppure possono innervosirsi per la presenza di cani (si consideri che i lupi sono un loro predatore naturale). Quando si sentono in pericolo, i cinghiali possono diventare aggressivi, e quindi possono cominciare a caricare, spingere o mordere.

Cosa faccio se incontro un cinghiale?

Il comune di Roma suggerisce di seguire tre norme comportamentali nel caso di incontri fortuiti coi cinghiali (3):

  1. Incontro – Non disturbarli, non avvicinarsi ma allontanarsi lentamente, senza voltare loro le spalle;
  2. Col cane – Se si sta passeggiando con il cane e questo non è al guinzaglio, richiamarlo, mettergli il guinzaglio e impedirgli di minacciare i cinghiali. Per il cinghiale il cane è un predatore, quindi una minaccia alla quale potrebbe rispondere attaccando. Se si trova in mezzo tra il cane e il cinghiale, anche la persona potrebbe essere attaccata
  3. Via di fuga – Lasciare sempre all’animale una via di fuga. I cinghiali tendono a fuggire dall’uomo e diventano pericolosi solo se feriti o impossibilitati alla fuga. È fondamentale quindi non frapporsi mai fra l’animale e una possibile via di fuga.

Come risolvere il problema dei cinghiali in città?

Il Campidoglio chiede la collaborazione dei cittadini: non lasciare rifiuti a terra, chiudere bene i cassonetti e fare la raccolta differenziata. In alcune zone di Roma particolarmente frequentate dai cinghiali si sono messi dei recinti di metallo attorno ai cassonetti per impedirne il ribaltamento. Per quanto riguarda, invece, il contenimento della specie, al momento non esiste nessuna tecnica diversa dall’abbattimento. Ma anche l’uccisione è resa più difficile dalla nuova abitudine dei cinghiali di frequentare città, parchi pubblici o zone attigue, in cui non si possono fare battute di caccia o lasciare trappole. Per questo motivo nella legge di bilancio(4) emanata alla fine del 2022 è stata inserita una norma che permette alle Regioni di autorizzare la caccia anche nei contesti urbani per il controllo della fauna selvatica.

FONTI

  1. Banca dati Ungulati – Dossier dell’Ispra
  2. Stima del 2021 – Comunicato stampa Ispra
  3. Norme comportamentali – Consigli del Comune di Roma
  4. Legge di bilancio – Gazzetta Ufficiale (art.1 commi 447-448 sulla caccia)