Acqua torbida, cumuli di rifiuti e balneazione vietata: come mai il mare di Ardea è tra i più inquinati della costa tirrenica?

Diversi pneumatici, contenitori di vari tipi, un boiler e tante, tantissime bottigliette di plastica. Questo e tanto altro si può trovare, passeggiando lungo la spiaggia di Marina di Ardea. In alcuni tratti di questo litorale laziale spesso si trova il mare più inquinato del Lazio. I problemi, però, vengono da lontano.
Marina di Ardea
Marina di Ardea è la frazione costiera del comune di Ardea (in provincia di Roma). Una decina di chilometri di spiaggia, con numerose dune, frequentato anche da specie a rischio, come il fratino. Questo tratto di arenile è attraversato da diversi fossi: piccoli corsi d’acqua, che però sono l’origine di tutti i problemi.
Inquinamento
Infatti le rilevazioni sulle qualità dell’acqua, fatta in corrispondenza delle foci sia dall’Arpa che da Legambiente, mostrano periodicamente livelli elevati di sostanze nocive. Tanto che spesso il Comune è obbligato ha imporre il divieto di balneazione. Un evidente danno d’immagine ed economico.
Le cause
Amministratori e operatori turistici, arrabbiati, sanno di pagare colpe non proprie e puntano il dito contro i fossi. Sono stretti corsi d’acqua, che però fanno lunghi percorsi, partono dai Castelli Romani e attraversano diverse città, come, ad esempio, Pomezia. Probabilmente diventano il ricettacolo di sostanze inquinanti utilizzate da industrie e agricoltori. Non per niente i problemi principali arrivano dopo le piogge. In quelle circostanze il mare diventa torbido ed è facile notare come ci sia un cambio di colore proprio in corrispondenza delle foci.
Marine litter
Un altro problema legato ai fossi, ma non solo, sono i rifiuti galleggianti, fenomeno noto con il nome di marine litter. Si tratta di tutti gli oggetti abbandonati che, in un modo o nell’altro finiscono in mare. Poi, in seguito alle mareggiate, l’acqua deposita parte di questi scarti nell’arenile. Lungo la spiaggia di Marina di Ardea si può trovare di tutto: scarpe, palloni, bottiglie, cassette. A predominare, come al solito, sono i rifiuti di plastica. Ma lo scenario è purtroppo costellato da una molteplice varietà dei nostri scarti