Cosa significa che il mare sta diventando acido? Ecco una guida per capire cause, conseguenze e soluzioni di questo nuovo fenomeno

Può l’acqua del mare diventare così acida da sciogliere le conchiglie? È il rischio che stiamo correndo. L’acidificazione degli oceani è un problema emergente, che cambia la struttura chimica dell’acqua. Pesci e piante dovranno adattarsi oppure scomparire. In questa guida ci sono tutti gli elementi per comprendere in modo semplice e chiaro questo fenomeno.
Come si misura l’acidità?
L’acidità di un liquido si misura col valore di pH (potenziale di idrogeno). Si utilizza una scala che va da 0 a 14: il valore 7 rappresenta il pH neutro; se aumenta l’idrogeno, il pH diminuisce (valori che stanno tra 0 e 7) e la soluzione è definita acida; se, invece, diminuisce l’idrogeno, il pH aumenta (valori tra 7 e 14) e il liquido è definito basico (o alcalino). Alcuni esempi: l’acqua distillata è neutra (pH = 7), l’aceto è acido (pH = 2,9), l’ammoniaca è basica (pH = 11,5)
Qual’è il pH del mare?
Il pH del mare è 8,1. L’acqua del mare, quindi, è basica, a causa soprattutto della forte presenza di carbonati. Tuttavia si parla di acidificazione degli oceani, perché negli ultimi due secoli il pH è calato di circa 0,1 (passando da 8,2 a 8,1). Un calo che può sembrare irrisorio, ma in realtà il pH si misura su una scala logaritmica e l’acidità del mare è aumentata di circa il 25%.
Qual’è la causa dell’acidificazione?
La principale causa dell’acidificazione è l’aumento di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera, causata soprattutto dalla combustione di gas, petrolio e carbone per produrre energia. L’anidride carbonica è un gas che passa facilmente dall’aria all’acqua (e viceversa). Quando apriamo una bottiglia di acqua frizzante, ad esempio, parte di anidride carbonica emerge dal liquido con le bollicine per poi disperdersi in aria.
Come cambia l’acqua marina con la CO2?
In seguito a reazioni chimiche tra l’anidride carbonica (CO2) e l’acqua (H2O), si liberano degli ioni di idrogeno (H). L’aumento di idrogeno fa scendere il pH del mare, che quindi diventa più acido. L’idrogeno, poi, ha la caratteristica di unirsi ai carbonati per formare altri composti, i bicarbonati. Quindi, a causa del surplus di anidride carbonica in atmosfera, in mare aumenta la quantità di idrogeno e bicarbonato, mentre diminuisce la quantità di carbonato.
Quali sono le conseguenze dell’acidificazione?
Il carbonato nel mare è l’elemento fondamentale per la formazione di conchiglie, gusci e scheletri di molti organismi marini: coralli, ostriche, molluschi e diversi tipi di plancton. Calando il carbonato, questi animali fanno più fatica a crescere e prosperare. Il problema riguarda poi tutto l’ecosistema, in quanto gli organismi in pericolo sono alla base della catena alimentare. Quindi anche l’uomo subirà le conseguenze dell’acidificazione, in quanto potrebbe calare la quantità di pesce di cui si nutre. La pesca, inoltre, è alla base dell’economia di molti paesi.
Che cosa si prevede per il futuro?
Si prevede che l’acidificazione degli oceani sia destinata ad aumentare per tutto il secolo. L’habitat marino diventerà sempre più ostile per gli organismi che necessitano di calcificazione per vivere: non si esclude anche la dissoluzione stessa di scheletri e gusci. Il problema è la rapidità con cui si sta acidificando il mare: nei prossimi decenni il pH potrebbe scendere di altri decimali. Troppo per la capacità di adattamento di molte specie, che rischiano di scomparire.
Quali sono le soluzioni per ridurre l’acidificazione?
Non ci sono soluzioni mirate, specifiche. Il mare è troppo vasto (ricopre il 70% del pianeta) e l’argomento è studiato da poco tempo. Fino a poco tempo fa la capacità del mare di assorbire la CO2 era considerato solo un fenomeno positivo, come contrasto dell’effetto serra. Solo alla fine del secolo scorso si è capito che le reazioni dell’eccesso di anidride carbonica in mare erano negative. Ora il fenomeno è sotto la lente degli scienziati. Si stanno studiando anche eventuali risposte (come immergere composti alcalini per diminuire l’acidità), ma ancora non è chiaro in che modo il mondo marino reagirebbe. L’unica vera soluzione, anche se a lungo termine, è quella di ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera. Eliminare, quindi, la causa principale dell’acidificazione degli oceani
FONTI
- Ocean and Cryosphere in a Changing Climate – Report dell’Ipcc
- Impacts of Ocean Acidification – Report dell’Unep